La storia di Helen, la bambola umana

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    Alessandro Stripe
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    Il nostro protagonista maschile:

    Carl Tanzler, conosciuto anche come Carl von Cosel, è stato un radiologo di origini tedesche ma naturalizzato americano. L’uomo si era sposato nel 1920 e fu padre di due figlie (una purtroppo morì a soli 10 anni), finché nel 1926 si trasferì a Key West, in Florida, dopo essere stato assunto come radiologo in un ospedale della Marina Militare. Una volta arrivato in America si specializzò nella lotta alla tubercolosi, che a quei tempi fece una strage, ma si racconta che non si sia mai laureato in medicina. Carl Tanzler era un uomo molto particolare che fin da bambino raccontava di ricevere delle visite notturne da una sua parente defunta, la contessa Anna Constantia Von Cosel. Durante quegli incontri paranormali Carl raccontò che la Contessa gli mostrava le forme di una donna che a sua detta sarebbe diventata la sua compagna ideale. Così, nell’aprile del 1930, quando Carl Tanzler si ritrova al cospetto di Maria Elena Milagro de Hoyos nell’ospedale dove lavorava, si convince subito che si tratta proprio della donna dei suoi sogni, quella che gli mostrava la parente defunta.

    La nostra protagonista femminile:

    Maria Elena Milagro De Hoyos, detta anche Helen, era una donna cubano-americana di 21 anni che viveva nella zona di Key West, in Florida. La ragazza si ammalò di tubercolosi nel 1930, insieme ad alcuni membri della sua famiglia, e per l’aggravarsi dei sintomi fu portata in ospedale, dove la diagnosi non lasciava scampo: la malattia era in uno stato troppo avanzato e ormai terminale.

    Il tentativo di salvarle la vita:

    Come detto per Carl Tanzler l’incontro con Maria Elena Milagro fu un colpo di fulmine, quindi decise di fare tutto quello che poteva per salvarle la vita. Cominciò a sottoporla a cure inventate da lui e mai testate: intrugli di erbe e svariate terapie con i raggi X. Nel frattempo, Tanzler dichiarò il suo amore alla giovane donna e iniziò a riempirla di regali: profumi, gioielli e vestiti. Maria Elena Milagro non corrispose l’amore del medico che stava cercando di salvarle la vita, ma nonostante ciò l’uomo non si arrese mai.
    Helen spirò il 25 ottobre del 1931 e il medico si offrì di pagare tutte le spese per il funerale, commissionando inoltre la costruzione di un enorme mausoleo per ospitare il suo sonno eterno. La famiglia, che non avrebbe potuto permettersi celebrazioni funebri così faziose, non si oppose di certo anzi, fu grata al medico per il suo contributo.

    La trasformazione:

    Dalla morte della sua amata, Carl Tanzler si recava tutte le notti al mausoleo e delle volte sottoponeva il cadavere a trattamenti di formaldeide per cercare di mantenerlo integro. Quei trattamenti richiedevano parecchio tempo, ma l’uomo non si fece di certo dei problemi in merito e passava tutto il tempo chiacchierando con la donna dei suoi sogni. Nel 1933, stanco dei viaggi o forse non più soddisfatto di quella situazione, decise di rubare la salma e di portarla a casa sua.
    Non passarono molti giorni prima che i famigliari della ragazza si accorsero del furto. La scomparsa della salma e l’identità del ladro che aveva compiuto l’ignobile furto fu un mistero che rimase irrisolto per 7 anni.

    Si scoprì poi che Tanzler tentò di farla resuscitare con metodi alquanto fantascientifici ma, non riuscendoci, si limitò a ricostruire il corpo della donna con seta, occhi di vetro e una parrucca. Con il trascorrere del tempo la decomposizione avanzava e lui cercò di bloccarla con metodi orripilanti: per legare assieme le ossa che si staccavano tra loro usò delle corde di pianoforte, rimpiazzò la pelle che cadeva a pezzi con una miscela di sua invenzione che comprendeva della seta imbevuta di cera e gesso e riempì il cadavere con degli stracci per cercare di mantenere la forma del corpo. L’uomo così, ottenne una macabra bambola umana in putrefazione. Secondo alcuni testimoni, sembra che avesse inserito un tubo nelle parti intime del cadavere per sostituire la vagina durante i rapporti sessuali.

    Carl Tanzler tenne nel suo letto il cadavere della donna per ben 7 anni, fino a quando fu scoperto dalle autorità nel 1940. Venne condannato solamente per avere trafugato la salma, ma lo rilasciarono in poco tempo, in quanto il reato era ormai caduto in prescrizione. L’opinione pubblica in larga parte considerò l’accaduto come frutto del romanticismo del medico, il quale ricevette molte lettere di solidarietà nel breve periodo di carcerazione.

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