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Ares1996.
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- Settembre 14, 2020 alle 9:40 pm
Michael MyersCelebre personaggio della saga Halloween, ormai nota a chiunque. Ideato dalla mente di Jhon Carpenter e Debra Hill, originariamente la saga doveva intitolarsi “The babysitter murders” deve il nome in onore ad un Michael Myers realmente esistito, il distributore europeo di Distretto 13 – le brigate della morte, seconda pellicola di Carpenter.
La scelta della maschera
La maschera fu molto casuale dato che non si disponeva di un budget molto alto, Carpenter in un’intervista afferma che: «Siamo andati in un negozio di maschere su Hollywood Boulevard, abbiamo acquistato la maschera del Capitano Kirk, l’abbiamo colorata con lo spray e ingradito l’apertura degli occhi. E quella è diventata la maschera di Michael» le maschere seguenti, si inspirarono tutte alla prima maschera. Michael indossa inoltre una divisa blu scuro da meccanico e stivali neri. La sua altezza non è ben definita, ma è certamente più alto di 180cm.
Poteri
Michael rispetto ad altri personaggi del suo genere non ha poteri paranormali e non possiede malformazioni evidenti. Viene descritto come un ragazzo con disturbi mentali quali catatonia, semi allucinazioni, psicosi e schizofrenia che probabilmente inducono Michael ad avere visioni ed incubi tali da far odiare e uccidere. La sua capacità di risorgere e la sua forza sovrumana sono dovuti (nei sequel post-Carpenter) al Thorn, una maledizione che possiede ed obbliga Michael ad uccidere tutti i membri della sua famiglia e chiunque ostacoli il suo piano. Secondo la leggenda, questo sacrificio servirebbe a scongiurare una piaga o un disastro che altrimenti si abbatterebbe sul “villaggio” in cui Michael vive. E’ probabile che dietro la maschera Michael prova dei sentimenti, questo fa capire il perchè alcune volte si è ribellato contro la sua stessa maledizione, basta pensare ad Halloween 5 che si tolse la maschera per sua nipote Jamie Lloyd oppure quando si ribellò contro i membri del clan spina, nonostante ciò fece rubò del tempo all’uccisione di Steven Lloyd, figlio di Jamie.
Infanzia:
Michael M. Myers nasce il sabato 19 ottobre del 1957 ad Haddonfield, nell’Illinois, da Peter Myers e Edith Nordstorm, non era unigenito ma bensì aveva due sorelle Judith la più grande e Laurie. la sua famiglia proveniva da un passato non proprio ideale: il suo bisnonno materno, Michael Nordstrom, era stato condannato per un omicidio commesso molto prima della nascita di Michael. L’uomo si trovava ad un ballo di Halloween dove aveva ucciso alcune persone durante l’apparizione della costellazione Thorn nella notte di Samhain, e per questo era stato condannato alla pena di morte. L’esecuzione aveva avuto luogo nel braccio della morte di un carcere dell’Illinois, sotto gli occhi di un funzionario, di un prete, di uno psichiatra dello “Smith’s Grove Sanitarium” e delle guardie carcerarie. Nonostante quest’evento, la sua infanzia non fu turbata. Michael già da piccolo presentava un carattere insicuro,antisociale,timido e si auto disperava perché non riusciva a soddisfare i desideri dei genitori .
Giovedì 31 ottobre, Donald ed Edith, durante la colazione, dissero che sarebbero andati a cenare fuori quella sera e dopo a vedere un film al Lost River Drive-In, un posto piuttosto popolare a Machesney Park. Judith aveva già dei piani per passare Halloween con il suo ragazzo. Michael e Laurie andavano invece dalla signora Blankenship. Dopo scuola quel giorno, Judith accompagnò a casa della Blankenship il fratello e la sorella. Peter ed Edith andarono a vedere una replica di <i>Psyco</i> e sarebbero tornati a casa all’incirca alle 10:00 di sera.
Laurie aveva solo due anni e Michael sei. Egli stava costantemente a controllare dalla finestra quando sua sorella Judith sarebbe tornata a casa. Quando finalmente la vide ritornare con il suo ragazzo, si riempì d’odio. Quando la coppia entrò dalla porta frontale, Michael velocemente sgattaiolò dalla casa della Blankenship. Si nascose poco dietro un albero. Dopodiché silenziosamente strisciò sul marciapiede e vide la coppia chiudere le tende di casa. Judith dimenticò di aver lasciato alla Blankenship i due bambini, successivamente salì in camera con il suo ragazzo. Michael raccolse un coltello da cucina in casa e lentamente attese che il suo ragazzo se ne andasse. Il bambino sorprese la sorella a pettinarsi i capelli di fronte lo specchio. La ragazza, prima shockata nel vedere il fratello in costume, armato, non capì che stesse succedendo, sino a quando Michael non la accoltellò ripetutamente allo stomaco ed al collo.
Michael uscì di casa e i suoi genitori erano appena arrivati. Peter gli tolse la maschera. Lo stesso Michael era shockato per quello che aveva fatto e rimase muto sul marciapiede, impotente.
Incarcerazione, terapia e fuga:
Venerdi 1º novembre i medici di Haddonfield e delle contee vicine insistono sul fatto che Michael debba essere internato al manicomio di Smith’s Grove, nella contea di Warren, 150 miglia ad ovest. Il dottor Sam Loomis è stato da poco inserito nello staff di Smith’s Grove dal capo amministratore, suo amico di lunga data e collega, Terence Wynn. Loomis è specializzato in psichiatria infantile. Michael, per alleviare la reclusione, si estrania da ciò che lo circonda, “evadendo” dalla prigione con la mente, che non può essere mai rinchiusa. Michael così si rinchiude in se stesso senza più parlare.
Michael viene inizialmente affidato alle cure di Loomis, che lo tiene sotto osservazione per quattro ore al giorno per un periodo di sei mesi. Il 1º maggio 1964 Loomis incontra due amministratori del manicomio di Smith’s Grove, insistendo sul fatto che Michael sia trasferito al carcere di massima sicurezza di Litchfield. Gli amministratori non sono d’accordo, credendo che Michael sia solamente catatonico, dato che mostrava comportamenti comatosi e nessuna reazione a stimoli esterni. Le note di Loomis, invece, suggeriscono ben altro: la catatonia è solo un’ingegnosa copertura per nascondere cosa Michael sia realmente, cioè un essere senza rimorso, uno psicopatico predatore. Loomis capisce che non è in grado di convincere gli amministratori, ma per evitare guai peggiori alla fine acconsente a tenerlo in cura presso di sé. Però non permetterà mai a nessuno di avvicinarglisi.
Durante i quindici anni che Michael trascorre a Smith’s Grove, otto di questi sono impiegati da Loomis per cercare di far parlare e scuotere il bambino; alla fine, però, si convince che egli sia realmente cattivo. I successivi sette anni passano cercando disperatamente di convincere i superiori a trasferire il ragazzo in un luogo più sicuro. Il giorno del suo ventunesimo compleanno, il 19 ottobre, Michael dovrebbe comparire davanti alla corte della sua contea natale. Il verdetto deve decidere se lo si debba lasciare a piede libero oppure incarcerarlo. La sentenza per l’omicidio della sorella maggiore non viene rimandata di due settimane per il 21 novembre. Michael si rende conto che sua sorella più piccola, Laurie, è ora una diciassettenne. Comprende anche che con Loomis nelle vicinanze non potrebbe mai scappare: è quindi necessario ideare e pianificare la fuga
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Questo topic è stato modificato 4 anni, 4 mesi fa da
Ares1996.
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- Settembre 15, 2020 alle 1:27 am
Interessante, devo dirti la verita, nonostante appassionato di horror mi hai illuminato su certi aspetti che proprio non conoscevo!- Settembre 15, 2020 alle 4:43 pm
Molto interessante e ben dettagliato, bel lavoro!
Taggato: #HorrorStory, #JhonCarpenter, #LaStoriaDiMichaelMyers, #MichaelMyers, horror