L’ultimo processo per stregoneria

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    Alessandro Stripe
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    Se credete che l’ultimo processo per stregoneria in Gran Bretagna sia stato durante i tristi secoli della superstizione e del fanatismo che precedette la Rivoluzione francese mi spiace comunicarvi che non è così. Non è passato così tanto tempo. L’ultimo processo per stregoneria ebbe luogo invece nel 1944 e vide nel mirino delle accuse una medium scozzese di nome Helen Duncan. Questa vicenda viene ricordata ancora da molti come uno dei casi più oscuri e controversi del giudiziario inglese del Novecento.

    L’affondamento della HMS Barham:

    La nostra storia a inizio nel novembre del 1941. Come potrebbe suggerirvi questa data il mar Mediterraneo era un luogo decisamente diverso da quello che siamo abituati a vedere noi, teatro di numerosi scontri tra le flotte marine inglesi e quelle italo-tedesche.

    Il 25 novembre la HMS Barham, corazzata britannica della Royal Nevy, era impegnata nell’inseguimento di un convoglio italiano di rifornimento destinato ai militari impegnati sul fronte libico. Nel pieno dell’azione la nave fu intercettata e silurata dal sottomarino tedesco U-331. Dopo che si inclinò a babordo, le sue santabarbara esplosero, portandosi via le vite degli 861 militari che la occupavano.

    L’Ammiraglio britannico fu subito avvisato dell’affondamento, ma dato che i nemici per il momento non ne erano al corrente, dato che la Barham, nel tentativo di ingannare i ricognitori italo-tedeschi aveva emesso una cortina di fumo, decise di non divulgare la notizia. Questa decisione fu presa per salvaguardare il morale degli inglesi, visto che i bombardamenti su Londra e la fase di guerra che gli stava attanagliando da tempo si faceva sempre più presente.

    L’ufficiale però non aveva fatto i conti con una famiglia di Portsmouth, i quali preoccupati dalla mancanza di notizie da parte del figlio marinaio, decisero di rivolgersi ad una medium.

    La nostra medium:

    Helen Duncan era sicuramente una delle medium più discusse e richieste. Infatti si vociferava che si erano rivolti a lei persino il sovrano Giorgio VI ed il primo ministro Winston Churchill.
    Durante la seduta di trance, lo spirito del giovane, intrappolato in fondo agli abissi nella carcassa di quella che per molto tempo era stata la sua dimora, si manifestò, rivelando tutti i dettagli della tragica sorte, entrando in dettagli che nessuno avrebbe potuto conoscere.

    Dopo che i genitori reclamarono contro i militari, portando alla luce la tragedia, i servizi segreti e la Royal Navy cominciarono subito a controllare la medium scozzese. Come la misteriosa donna si procurava quelle informazioni per loro era un mistero da risolvere al più presto, soprattutto in un periodo così delicato per tutto il paese. Non trovando una risposta logica il controspionaggio inglese iniziò a temere fortemente quello che la Duncan avrebbe potuto rivelare.

    L’arresto ed il processo:

    La donna venne arrestata come detto nel 1944, nel pieno di una seduta spiritica.
    Inizialmente, per trattenerla in prigione si invocò il Vagrancy Act del 1824, che tuttavia condannava però chi praticava la chiromanzia e la negromanzia al solo pagamento di una multa. Quindi si decise di incriminarla sulla base del Witchcraft Act, cioè della Legge sulla Stregoneria approvata dal parlamento britannico nel 1735, che era stata impugnata per l’ultima volta oltre un secolo prima.

    Dopo sette giorni di processo, durante i quali più di 40 testimoni si espressero a favore della Duncan, sostenendo di aver ottenuto incontrovertibili prove di comunicazione con i propri defunti durante le sue sedute, la medium scozzese fu condannata a scontare la pena di nove mesi nella Holloway Prison di Londra per “esercizio della magia nera”. Le fu inoltre negato il diritto di fare appello alla Camera dei Lord per una revisione della sentenza.

    Il mistero delle sedute spiritiche:

    Nel corso delle sue sedute, la donna materializzava una sostanza bianca dalla bocca definita “ectoplasma”, che talvolta si diceva assumesse le sembianze dei defunti evocati. Nel 1928 la Duncan aveva accettato di farsi fotografare durante le sedute dal famoso fotografo Harvey Mercalfe e, sfortunatamente per lei, le immagini dimostrarono subito che i presunti fantasmi non erano altro che bambole di pezza.
    Insospettita, la London Spiritualist Alliance decise di analizzare il presunto ectoplasma, scoprendo che esso altro non era se non una miscela di garze, carta ed albume d’uovo, sfatando ulteriormente questo mito.

    L’impatto mediatico del processo:

    Il processo ebbe un impatto mediatica molto forte in quegli anni. Sembra che persino Winston Churchill lamentò, in una lettera diretta al Ministro dell’Interno, l’anacronismo di un capo di imputazione così poco credibile.

    In realtà il Witchcraft Act era inizialmente nato come una legge moderna, che aveva posto finalmente fine alla caccia alle streghe nei territori d’oltremanica. Esso infatti, negava l’esistenza dei poteri magici precedentemente attribuiti alle streghe, punendo con una pena di fino ai 12 mesi di prigionia chi millantava di possedere tali poteri, in modo da scoraggiare chi voleva abusare di tali credenze.

    Quindi la pena inflitta alla medium è da attribuire all’atmosfera convulsa degli anni del secondo conflitto mondiale, caratterizzati da un clima di velenoso sospetto verso ogni forma di informazione priva di fonte certa. Resta però innegabile il fatto che il processo assunse agli occhi dei contemporanei un alone di sinistro anacronismo.

    Nel dopoguerra il clima mutò completamente: Churchill fece abolire la legge sulla stregoneria nel 1951 e nel 1954 un atto del parlamento britannico riconobbe lo Spiritismo come religione. Nel 1956 “l’ultima strega” venne nuovamente arrestata durante una seduta spiritica, e morì poco tempo dopo nella sua casa ad Edimburgo per complicanze legate alla sua condizione fisica di obesità cronica.

    Fu realizzato persino un suo busto in bronzo, destinato inizialmente ad abbellire la sua città natale, Callander. Ma per ora lo potete trovare presso lo Stirling Smith Art Gallery and Museum della città di Stirling. Secondo le autorità locali sarebbe ancora soggetto di grandi polemiche, così per il momento di è deciso di rimandare la sua esposizione a tempi più adatti.

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