Le misteriose orme del Diavolo di Devon

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    Alessandro Stripe
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    La storia:

    Nella notte tra l’8 ed il 9 febbraio del 1855, a seguito di una forte nevicata colpì il Devonshire. La mattina dell’ 8 febbraio, il signor Albert Brailsford, preside della scuola del paesino di Topsham, nel Devon, quando si avvicinò alla finestra del salotto la sua attenzione fu subito catturata da una singolare linea di impronte, o orme caprine. A prima vista potevano sembrare delle normali impronte di un cavallo ferrato. Ma a meglio osservare si capiva che non poteva essere, dal momento che erano perfettamente disposte lungo un’unica linea perfettamente diritta. Come se le zampe dell’animale fossero state messe una davanti all’altra.
    Ciò che ancor più era curioso, consisteva nel fatto che le impronte, non più lunghe di IO cm, distavano fra loro soltanto 16 cm. Infine, risultavano nitidissime, come se fossero state ottenute immergendo nella neve una sagoma di ferro riscaldato.
    La lunga serie si impronte raggiungeva il centinaio di chilometri, attraversando praticamente tutta la regione. La misteriosa figura che le ha lasciate ha attraversato campagne, guadato fiumi, affrontato laghi ghiacciati ed ha abilmente saltato da un tetto all’altro, per poi andare a terminare contro ad un muro di mattoni. In alcuni casi sembrerebbe che abbia fatto visita ad alcune case, lasciando diversi segni scendendo lungo le canne fumarie larghe solo pochi centimetri.

    Ci volle una settimana prima che la notizia venisse riportata dai giornali. li primo a raccontarla fu il londinese «Times» il 16 febbraio 1855. Il giorno dopo era toccato alla «Plymouth Gazette», la quale riportava l’idea di un prete che suggeriva trattarsi di un canguro, dimenticando che il canguro ha zampe artigliate.

    Le ipotesi:

    Le teorie vedono come possibili colpevoli: un canguro scappato da uno zoo lì vicino come detto Un tasso, un particolare uccello, alieni o addirittura un pallone aerostatico dell’esercito.

    Altri eventi più recenti:

    Sembrerebbe che anche nel 2009 una donna residente nello stesso paese abbia rinvenuto orme simili a quelle nel suo giardino. Un caso molto simile in Italia è quello delle “Ciampate del Diavolo”, all’interno del Parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, una zona del comune di Tora e Piccilli.

    E voi cosa ne pensate di questa storia? Avete delle altre ipotesi per spiegare queste misteriose orme? Ma soprattutto: avete mai visto dal vivo queste famose “Ciampate del Diavolo”? E cosa ne pensate?

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