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Alessandro Stripe.
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- Settembre 25, 2020 alle 7:54 pm
La caratteristica principale del Joker:
La caratteristica che rende il Joker uno dei personaggi più amati e discussi è sicuramente la sua pazzia, nonostante rivesta il ruolo del cattivo. Il Joker non si è mai fatto scrupoli davanti alla vita degli altri pur di riuscire a smascherare Batman, suo antagonista ed esatto opposto di lui. Ma anche se il Joker può sembrare in un primo momento solamente un carnefice, dovete sapere che prima di tutto è stato lui stesso una vittima. Vittima della società, denigrato ed abbandonato. Quello che non rispecchia di certo il buon Bruce Wayne, miliardario ai vertici del potere della loro città, e non solo quando indossa la maschera da supereroe. Questo in molti casi, voluto o meno, porta paradossalmente lo spettatore ad avvicinarsi maggiormente al cattivo, piuttosto che al buono, al denigrato in difficoltà, piuttosto che al figlio di una buona famiglia a cui tutto gli è dovuto.
Ora però ci stiamo allontanando un pò troppo dall’argomento di questo topic. Quindi, qual’è adesso la caratteristica principale della pazzia del Joker? Ciò che lo differenza dagli altri cattivi? Potrebbero essere i suoi controversi discorsi i quali però, se ci riflettiamo bene, potrebbero sembrare più sensati di molte altre “lezioni di vita” dei supereroi. Ma ancora di più lo è la sua caratteristica risata.
Una risata sovrannaturale ma molto sentita dal Joker, che arriva nei momento più inspiegabili e manca totalmente quando potrebbe esserci, dando l’impressione di avere una volontà propria, staccata dai sentimenti del soggetto.
Ovviamente la prima cosa che si pensa è quella di ricondurre questa “particolarità” alla pazzia del Joker appunto, dubitando inoltre che il nostro protagonista magari sia anche affetto da un disturbo bipolare, da una schizofrenia o potrebbe anche essere sociopatico. Forse si, ma di certo tutto questo di certo non funge una spiegazione completa.Sul grande schermo:
Tutti gli attori che hanno vestito i panni del Joker sul grande schermo, da Cesar Romero a Jack Nicholson, fino a Joaquin Phoenix, hanno sottolineato l’importanza di questa caratteristica. Phoenix ha persino raccontato, durante una delle sue prime interviste, che per raffigurare al meglio la famigerata risata, ha cercato e guardato ore e ore di filmati online di persone affette dalla sindrome pseudobulbare. Infatti il film di Todd Phillips è quello che più avvicina Arthur Fleck a questo disturbo.
La sindrome pseudobulbare o paralisi pseudobulbare:
Si tratterebbe di una condizione caratterizzata dall’incapacità di controllare i muscoli del distretto facciale, causata da lesioni o patologie neurologiche. Si manifesta attraverso risate incontrollate o forti pianti incontrollabili.
In un primo momento potrebbe sembrare una sindrome non molto dannosa, ma la realtà è ben diversa.
Spesso infatti, i pazienti che soffrono di questo disturbo tendono all’isolamento sociale e soffrono di ansia e o depressione. Episodi che si possono manifestare nei momenti meno opportuni, come ad esempio scoppiare in una forte risata durante un discorso serio o peggio ancora, mentre ci si trova ad un evento che prevede tutt’altro che delle grosse risate.
Questa sindrome non influenza il modo di provare emozioni, ma unicamente come quest’ultime vengono espresse.
In realtà è il pianto a manifestarsi maggiormente quindi, in molti casi, viene scambiato fin da subito con una forte depressione.“Molti associano una malattia mentale ad un adulto ma non vedono mai che l’origine di questa, nella maggior parte dei casi, nasce quando il soggetto è ancora una bambino. Il lato peggiore di questa malattia, è che la gente si aspetta che tu ti comporti come se non l’avessi.”
E voi cosa ne pensate? Cosa pensate del personaggio del Joker, della sindrome peudobulbare e del probabile legame tra questi due?
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- Ottobre 3, 2020 alle 4:09 am
Molto interessante. Bel post che va a fondo. Dato che é una malattia esistente sarebbe interessarsi trovare articoli di altre persone che ne soffrono per poi compararli con la malattia del film. Te ne conosci?- Ottobre 3, 2020 alle 4:00 pm
Su internet si trovano diverse interviste o persone che ne parlano, soprattutto in lingua inglese. Io ho fatto una ricerca prima di vedere il film e ho ritrovato moltissimi collegamenti a questa sindrome all’interno del personaggio di Arthur Fleck.
Taggato: Arthur Fleck, batman, caratteristica, Cesar Romero, cinema, dc, hollywood, internet, Jack Nicholson, Joaquin Phoenix, joker, sindrome pseudobulbare, storia horror, storia vera, Todd Phillips