Il misterioso omicidio di John Lang

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  • Questo topic ha 2 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 7 mesi fa da Alessandro Stripe.
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    Alessandro Stripe
    Moderatore
    CH
    In questo post andremo a ricordare un cado omicidio che la polizia della città di Fresno ha fatto di tutto per dimenticare e per far dimenticare. Partiamo subito col fatto che trovare notizie ufficiali inerenti questo caso è praticamente impossibile, trovando solo racconti su blog o testate giornalistiche di poco rilevamento. L’unica immagine del protagonista presente in rete è stata modificata ed è quella che potete vedere qui sotto.

    Il blog:

    John Lang era un padre di famiglia ed attivista di Fresno, in California. Il suo hobby consisteva nell’indagare e scoprire fatti illegali o cose sospette che avvenivano soprattutto nella sua città, per poi pubblicarli sul suo blog online.
    Una delle numerose ingiustizie di cui aveva scritto nel suo blog riguardava un’attività molto discutibile che faceva la polizia locale. Infatti aveva scoperto che gli agenti andavano nei quartieri più poveri per controllare le targhe delle auto posteggiate fuori da un supermercato. Successivamente facevano un posto di blocco su una delle strade principali, fermando ovviamente solamente le targhe controllate in precedenza che presentavano dei precedenti o delle multe arretrate. Ovviamente tutto questo veniva fatto perché i poliziotti avevano una provvigione sulle multe. Un metodo descritto come l’azione di arricchirsi da parte dei poliziotti sulle spalle dei cittadini più poveri ed indifesi.

    Ovviamente questo era solo uno, e nemmeno tra i più gravi, casi di corruzione della polizia di Fresno che si poteva leggere sul blog del nostro protagonista. Infatti sempre secondo il blog di John, la polizia locale aveva il vizio di indagare nei forum e di risalire ai mittenti, tramite indirizzo IP, di chi si lamentava del loro operato. Ovviamente, gli agenti iniziavano a prendere di mira questi utenti tramite intimidazioni, arrivando fino a fare un vero e proprio stalking nei loro confronti e lui ovviamente, essendo uno degli attivisti più costanti si descriveva come una di queste vittime.

    Gli abusi da parte dei poliziotti:

    Il 13 gennaio 2006, sul blog di Lang viene pubblicata una testimonianza dove racconta come gli agenti, da ben 7 anni, lo tormentino tramite varie azioni, cercando di intimorirlo, arrivando persino ad accusarlo di pedofilia e cercando di posizionare all’interno della sua proprietà false prove, per poi poterlo incriminare di vari reati. John era così convinto delle sue accuse che tentò persino di rivolgersi agli affari interni, ma questo peggiorò solamente le cose. Infatti i poliziotti iniziarono ad essere sempre più violenti.
    Un utente sconosciuto che su Facebook usava lo pseudonimo di Kewin Arial, e che ovviamente secondo John era un poliziotto, gli scrisse sotto ad un post: “la prima regola del fight club è non parlare mai del fight club, dovresti saperlo mr. Lang.”
    Spesso diceva di essere seguito da alcune auto anche della pattuglia, o di vedere persone sospette che si aggiravano nei pressi del suo posto di lavoro. Diceva di vedere sempre le stesse auto parcheggiate fuori da casa sua ma era come se nessuno assecondasse.

    Il canale su Youtube:

    Per dare credito ai suoi racconti John decise di piazzare diverse telecamere attorno alla sua abitazione, registrando tutto quello che accadeva, 24 ore su 24. Nel suo canale Youtube, una delle poche cose ancora reperibili in rete, potete trovare tutti i filmati che l’uomo ha caricato, 17 in totale. I video effettivamente mostravano strane attività. Come ad esempio macchine che di colpo frenavano davanti a casa sua, per poi ripartire in tutta velocità. Le persone più attente inoltre hanno fatto notare come gli stessi individui passino più volte nella stessa notte davanti al suo cancello. Così John, arrivò persino a scrivere nomi all’interno dei titoli e delle descrizioni dei video, quest’ultime sempre molto dettagliate.

    In uno dei filmati più discussi egli racconta di come un presunto agente di nome Elay Rodriguez, cerca di entrare con ogni pretesto nella sua proprietà, al fine di inserire delle false prove nel suo giardino. Elay viene descritto come una persona chiave, che si trova coinvolto in una rete di corruzione così grande che quanto tutto verrà a galla, esso condurrà almeno ad altri 30 poliziotti corrotti. John scrive anche che sono i suoi stessi vicini a riferire dei suoi spostamenti alla polizia. Infatti un altro filmato testimonierebbe come due suoi vicini cerchino di non farlo entrare in casa o di avvisare qualcuno del suo imminente arrivo, urlando il suo nome senza apparente motivo.
    In un video un gruppo di poliziotti, come uno squadrone, si posiziona davanti a casa sua, come a volergli trasmettere un messaggio. In un altro video si può invece notare un furgone nero, che in pieno giorno punta una videocamera termica verso casa sua, mentre l’uomo alla guida da delle indicazioni precise parlando al telefono.
    Le cose si fanno decisamente più inquietanti quando in un altro filmato, viene ripreso uno sconosciuto che si è introdotto alle 5 di notte all’interno di casa sua.

    Le richieste d’aiuto:

    John, come se fosse con le spalle al muro, pubblicò un messaggio su Facebook molto significativo: “voglio dirvi una cosa ragazzi: se mi capiterà qualcosa domani o fra due giorni, sappiate che sarà per colpa della polizia di Fresno, dei miei vicini e di un dipendente del posto in cui lavoro.”
    Il giorno successivo, il 15 gennaio, sempre su Facebook richiede l’intervento del giornalista locale Corin Higaf. John gli chiese di investigare e di salvargli la vita da questi poliziotti corrotti, affermando che probabilmente avrebbe perso la vita proprio quel week end. Sul messaggio erano presenti anche i link di collegamento al suo blog ed al suo canale Youtube.

    Il 16 gennaio pubblica il seguente post: “se mi daranno per scomparso o domani non ci sarò più ricordatevi di questo furgone. Credo di aver visto un paio di persone sgattaiolare attraverso la porta laterale ed entrare nell’edificio. Ho causato alla città di Fresno tanti problemi di cui adesso mi pento.”

    Qualche ora più tardi pubblica sempre su Facebook un post dove chiede se qualcuno è disposto a rimanere con lui quella notte, visto che la sua famiglia in seguito a tutti quegli avvenimenti aveva deciso di allontanarsi da lui. La persona in questione però, avrebbe anche dovute essere armata e pronta a qualsiasi cosa. Ovviamente nessuno rispose al suo post.

    La misteriosa morte:

    Quattro giorni dopo, il 20 gennaio, il tg locale manda in onda la seguente notizia: “una casa di Fresno a preso fuoco verso le tre di questa notte. Le fiamme sono state domate solo diverse ore dopo. All’interno dell’abitazione è stato ritrovato il corpo di un uomo. Dalle prime analisi risulta che la vittima sua stata precedentemente pugnalata diverse volte, per poi essere bruciata assieme all’edificio. L’uomo è stato identificato come il proprietario della casa: John Lang.”

    Come abbiamo detto all’inizio successivamente molte delle prove vennero oscurate e cancellate. Il blog e la pagina Facebook di John sparirono nel giro di pochi giorni. Gli articoli che parlavano di un cadavere con presenti diverse pugnalate sparirono e al loro posto, iniziarono ad apparire notizie di un probabile suicidio, dando la colpa di tutto ovviamente alla vittima.
    La polizia di Fresno non è nuova a episodi di scandali. Un anno prima il secondo al comando del dipartimento venne arrestato perché gestiva una rete di traffico di droga.

    Non si tratta di una storia senza risposta, ma come avrete dedotto da soli, questa risposta è stata volutamente occultata, e questo probabilmente fa molta più paura e fa molto più riflettere delle storie che davvero non hanno una spiegazione.
    E voi, cosa ne pensate? Credete alla storia raccontata da John Lang o è solamente frutto della sua immaginazione?

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  • Replies
    Francesco Monti
    Amministratore
    IT
    Io ci credo in pieno. Quello che secondo me e’ veramente pazzesco e’ il fatto che queste cose accadino davvero. E’ stato davvero un articoli interessante quanto accattivante da leggere perche’ vero. Mi fa quasi impazzire il fatto che questa persona sia morta e che questo sia successo veramente. Ma la cosa che piu’ mi fa impazzire e’ il fatto che su internet non si trovi piu’ nulla nemmeno sulla persona stessa. Ho provato a cercare ma me ne sono uscito con un pugno di mosche. Secondo te e’ veramente possibile che tutto questo sia vero alla lettera? Non e’ possibile che lui stesso si sia inventato qualche cosa?
    Alessandro Stripe
    Moderatore
    CH
    Il mio sospetto è stato che lui fosse la classica persona che attraverso delle storie costruite in rete cerca solamente un pò di fama, ma dopo aver visitato il suo canale Youtube e aver visto effettivamente tutte quelle attività sospette riprese e pubblicate mi sono convinto pure io che si tratti di un caso reale. E di certo se così fosse, sentendo quello che accade sinceramente non mi sorprende quello che hanno fatto, non è di certo un caso così isolato come si potrebbe pensare in un primo momento.
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