› Forum › Spettri & Demoni › I myling: gli spiriti maledetti dei bambini uccisi nei boschi
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- Ottobre 3, 2020 alle 4:16 pm
Si tratta di una figura molto presente in tutto il folclore scandinavo. In alcuni racconti si tratta dell’entità arrabbiata e in cerca di vendetta di un bambino abbandonato subito dopo la nascita, o anche in seguito ad un periodo difficile per i suoi genitori. In altri racconti invece, dove la religione ha il suo motivo, si tratta dell’anima dei bambini non battezzati o non seppelliti correttamente in un luogo sacro. Quest’anima sarebbe in cerca di qualcuno che lo conduca all’eterno riposo in un cimitero. In passato, infatti, i bambini non battezzati non potevano essere sepolti in terra santa e per questo si credeva che non potessero trovare sollievo nei cieli.Le leggende:
Un altro nome con cui è conosciuto il myling è “utburd”, che significa “colui che è stato lasciato fuori”, fuori dalla terra consacrata e quindi dai cieli.
A volte i myling sono descritti come fantasmi di bambini che vagano nei boschi alla ricerca di un taglialegna o un cacciatore per costringerlo a portarli in un cimitero. Altre volte sono descritti come lupi o animali selvatici ostili, altre ancora come animali grotteschi o ombre grandi come case. Il più delle volte però sarebbero entità invisibili agli esseri umani, ma percepibili dagli animali domestici. I fantasmi di quei bambini lasciati morire sarebbero arrabbiati con tutti gli esseri umani che capitano loro a tiro e lungo i sentieri boschivi aggredirebbero i malcapitati graffiandoli, colpendoli, facendoli inciampare o cadere nelle rupi.
Alcune leggende raccontano che man mano che la persona si avvicina al cimitero i myling assumano sempre più fattezze umane e diventino visibili, ma che a volte il loro peso diventi tale che lo sfortunato stramazza al suolo senza vita. Alcune versioni affermano che il myling in realtà non aumenterebbe di peso, ma che risucchi la forza vitale delle vittime, rendendole via via più deboli.Abbandonare il proprio figlio:
La pratica storica di abbandonare i figli indesiderati nei boschi o in altri luoghi remoti era dovuta o a gravi condizioni economiche che mettevano a rischio la sopravvivenza della famiglia. A volte accadeva per la nascita di un bambino fuori dal matrimonio. Concepire un figlio fuori dal matrimonio è sempre stata considerata una grande vergogna nella vecchia società contadina e in passato le stesse ragazze madri uccidevano il loro neonato alla nascita per poi farlo sparire ai bordi dei boschi o nelle acque dei torrenti e dei laghi.
Si è dovuto attendere fino al 1687 per far cambiare un po’ le cose: il codice norvegese di King Christian V dispose che questo crimine fosse punito con la morte del genitore che uccideva il proprio figlio. Purtroppo nella Norvegia del 19esimo secolo la maggior parte degli omicidi erano ancora gli infanticidi.Come salvarli:
Secondo le credenze scandinave, per dare la giusta pace allo spirito di un bambino non battezzato si dovrebbe recitare una formula tradizionale usando i nomi simbolici Kari (per le femmine) o Jon (per i maschi). Avrebbe più o meno questa forma:
«Io ti battezzo in nome della mia fede / Kari o Jon»
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