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Alessandro Stripe.
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- Settembre 13, 2020 alle 9:43 pm
Gary Ridgway è stato accusato di 49 omicidi, ne ha confessati più di 70 ma secondo gli inquirenti potrebbe averne commessi anche più di 90. È noto come il Green River Killer o The Riverman per il metodo che usava per liberarsi dei suoi cadaveri. Venne arrestato nel novembre 2001, dopo quasi 20 anni di caccia, facendolo diventare uno dei serial killer che ha commesso omicidi per il maggior lasso di tempo visto che i suoi primi omicidi risalivano al 1982.La storia:
Nato il 18 febbraio 1949 a Salt Lake City, Utah, Ridgway era il secondo figlio su tre di Maria Rita Steinman e Thomas Newton Ridgway. Fin dalla tenera età, Ridgway era sessualmente attratto dalla madre, descritta come una persona dominante e dal forte carattere, mentre il padre era un assiduo frequentatore di prostitute. Da bambino soffrì di enuresi, cosa che gli creava molto disagio con la madre visto che la donna lo rimproverava sempre, costringendolo a farsi pulire da lei. Gary racconterà poi che provava forti sentimenti contrastanti verso la madre: dall’attrazione sessuale, al forte desiderio di ucciderla tagliandole la gola. Amava torturare e uccidere piccoli animali: sparava agli uccelli ed una volta rinchiuse un gatto vivo in una vecchia ghiacciaia fino a causarne la morte. Quando aveva 11 anni, la famiglia si trasferì nello Utah per lo stato di Washington.
Ridgway era uno studente povero, con un QI di 82, quindi sotto la media e soffriva persino di dislessia.
La maggior parte della sua adolescenza fu normale, fino all’età di 16 anni, quando portò un bambino di 6 anni nel bosco e lo ha pugnalato. Il ragazzino riuscì a sopravvivere e raccontò agli inquirenti che Gary dopo averlo pugnalato se ne era andato ridendo. Il padre scoprì anche che durante un breve periodo in cui lavorò presso un obitorio Gary ebbe diversi rapporti sessuali con dei cadaveri, limitandosi a raccontare tutto durante una cena di famiglia.I matrimoni:
Nel 1969, all’età di 20 anni, decide di sposarsi con la sua prima fidanzata, Claudia Barrows, e poco topo si arruola nell’esercito e parte per il Vietnam. Ridgway aveva un appetito sessuale insaziabile e trascorreva molto tempo con le prostitute durante il suo servizio all’estero. Nonostante contrasse la gonorrea non smise comunque di fare sesso non protetto con le pubbliche mogli e quando tornò in patria scoprì quasi subito che la moglie frequentava un altro uomo, ponendo quindi fine al loro matrimonio dopo appena un anno.
Nel 1973 si sposò con Marcia Winslow, la quale gli diedi un figlio. Durante quel matrimonio Gary divenne un fanatico religioso, iniziando a fare proselitismo porta a porta, leggendo sempre più spesso la Bibbia ad alta voce, sia al lavoro che durante la vita privata, e continuando a predicare contro la moglie. Inoltre Gary continua ad avere il suo solito problema sessuale, chiedendo alla moglie di farlo più volte al giorno e persino in luoghi pubblici e non consoni a queste pratiche. La coppia verso la fine degli anni ’70 inizia ad avere sempre più discussioni per il fatto che la madre di Gary lo controllava ancora per ogni minima cosa, controllandogli ogni acquisto ed aiutandolo persino a comprarsi i vestiti. Inoltre la donna afferma che Marcia non è una buona moglie e che non è in grado di prendersi cura di suo figlio, così, dopo sette anni di matrimonio, Marcia chiede ufficialmente il divorzio.
Nel 1985 Ridgway incontra Judith Mawson, una madre single, la quale lo apprezza fin da subito per la sua semplicità, il suo senso di responsabilità e la sua persona. In breve tempo i due andarono a convivere. A differenza di Marcia, Judith è ben felice ed elogia il comportamento della suocera, la quale col passare del tempo inizia ad affidargli la responsabilità economia del figlio.
Gli omicidi:
La prima scoperta ufficiale di un suo delitto avvenne quando, il 15 agosto 1982, un collezionista di cianfrusaglie di nome Robert Ainsworth (41 anni) mentre attraversava con un canotto una sponda del Green River notò sul fondo un manichino che, se osservato bene, era in realtà il cadavere di una donna.Chiamò subito la polizia e mentre ripescavano i corpi, lo sceriffo David “Dave” Reichert perlustrò la boscaglia vicina, trovando in mezzo a dei rovi un terzo cadavere seminudo, con un paio di jeans annodati al collo e contusioni su braccia e gambe. Poco tempo prima erano stati effettuati altri due ritrovamenti: due donne, Wendy Lee Coffield e Debra Bonner. La prima fu trovata il 15 luglio 1982. La seconda il 12 agosto 1982; il suo corpo era in pessimo stato: era pieno di bruciature, gonfio e infestato dalle larve. Presto si diffuse la notizia, e l’assassino venne soprannominato “Green River Killer”.
Tutte le sue vittime (con un’unica eccezione) erano prostitute che frequentava assiduamente, le più giovani avevano solo 15 anni. Gran parte di esse le abbordò nella Pacific Highway South, una strada a luci rosse nei pressi dell’aeroporto di SeaTac (Seattle-Tacoma) detta “lo Strip”. Ridgway le caricava sul suo pick-up e per tranquillizzarle mostrava loro la foto del figlio Matthew. Arrivato in una zona appartata, portava la vittima sul retro del pick-up per una prestazione. Successivamente la strangolava a mani nude o con un laccio, pensate che in alcuni corpi il laccio era stato stretto così forte da penetrare attraverso la carne. In molte altre occasioni, soprattutto dopo i primi delitti, le uccisioni avvenivano in casa sua. Dopo che una vittima ebbe svuotato la vescica mentre la strangolava però, iniziò a chiedere alle prostitute di urinare in bagno prima della prestazione. Successivamente al delitto tagliava le unghie al cadavere per assicurarsi che non vi fosse sopra il suo DNA e lo violentava, per poi nasconderlo in alcune zone boschive lontane dalla città. Ogni tanto tornava sulla scena del crimine per violentare il cadavere, sebbene decomponesse.
Ridgway, secondo le sue confessioni, era quasi diventato uno schiavo della necrofilia, così per combattere il suo vizio decise di nascondere i corpi in zone sempre più lontane o di seppellirli. Infine sfiorò l’idea del cannibalismo, che non praticò mai, e l’idea di impalare una prostituta. I primi corpi invece gli gettò nel Green River, da qui il soprannome che gli diedero i media. Annotava in alcuni block notes alcuni particolari delle vittime, tra cui il numero di telefono, usando un linguaggio in codice noto solo a lui, così la moglie non si sarebbe insospettita. Spesso telefonava al protettore con lo pseudonimo “Steve” per chiedergli di avere un altro incontro con la ragazza: era un modo per depistare anche lui.Gli arresti:
Nel corso degli anni la polizia arrestò Ridgway più volte, ma non venne mai incriminato dei delitti. Tra 1982 e il 1986 venne sottoposto alla macchina della verità che però superò entrambe le volte. Nel 1985 una prostituta di nome Rebecca Guay lo accusò di avere provato a strangolarla il 9 novembre 1982. Ridgway fu interrogato e disse di avere reagito perché la donna, mentre gli praticava un rapporto orale, gli aveva morso il pene, così l’accusa di violenza cadde. Nel 1983 il protettore di Marie Malvar vide Ridgway allontanarsi con lei sul suo pick-up, che successivamente riconobbe. I suoi colleghi, che erano a conoscenza degli arresti, lo soprannominarono “Green River Gary”. Durante gli interrogatori, ammise di avere conosciuto alcune vittime e in diverse occasioni alcuni testimoni riconobbero il suo automezzo. Ciò portò ad una perquisizione in casa sua nel 1983, che però ancora una volta non portò ad alcun riscontro.
Con il passare del tempo, la ricerca scientifica fece grandi passi avanti, e si perfezionò la tecnica dell’estrazione del DNA. Nel settembre 2001 David Reichert e una trentina di agenti riaprirono il caso ed esaminarono lo sperma rinvenuto nella vagina di alcune vittime. Dopo averne estratto il DNA, lo paragonarono a dei vecchi campioni di garza impregnata di saliva che erano rimasti conservati dal 7 aprile 1987. A quei tempi dai campioni biologici di questo tipo si poteva prelevare solo il gruppo sanguigno, non il DNA. Il risultato dell’esame dimostrò che Gary Leon Ridgway le aveva violentate. Il 10 settembre, quando lo sceriffo Reichert lo venne a sapere, scoppiò a piangere per la gioia. Come ammise lui stesso, nutriva già da tempo molti sospetti su Ridgway. Il killer venne arrestato il 30 novembre 2001 a Renton, mentre stava lasciando la compagnia Kenworth per cui lavorava. Era accusato di quattro omicidi accertati ma in breve tempo vennero accertati altri tre delitti. La polizia lo avvertì che, se avesse confessato subito tutti i delitti, avrebbe avuto poche probabilità di essere condannato alla pena di morte al processo. Ridgway patteggiò quindi con la polizia e confessò di essere il Green River Killer. Il 5 novembre 2003 ammise di avere commesso tutti e 48 i delitti scritti nella lista della polizia.
Il 18 dicembre 2003 il giudice Richard Jones lo trovò colpevole di 48 omicidi e lo condannò a 48 ergastoli e 480 anni di carcere senza la possibilità di uscire sulla parola; aggiunse infine una condanna al carcere a vita. I 480 anni di pena gli derivarono dalla manomissione delle scene del crimine. Alla Corte disse che aveva ucciso così tante prostitute che aveva perso il conto. Con il patteggiamento evitò la pena di morte. Il 21 dicembre 2010 venne trovato ad Auburn (Washington) a seguito di una segnalazione, il teschio di Rebecca “Becky” Marrero, la 49ª vittima ritrovata. Ridgway nel 2003 aveva confessato questo omicidio, ma il fatto non venne considerato per insufficienza di prove. Gli venne dato così il suo 49esimo ergastolo.
Nell’udienza del 5 novembre 2003, si verificò un fatto degno di nota: mentre venivano ascoltati i familiari di alcune delle vittime che, comprensibilmente, sfogavano il loro dolore e la loro rabbia per l’ingiusto dolore causato dall’uomo, uno di essi, Robert Rule, il padre di Linda Jane, gli si rivolse chiamandolo “Signor Ridgway”, e affermando: “in quest’aula c’è molta gente che la odia, ma io non sono uno di questi. È stato molto difficile per me il cammino verso il perdono, ma io le dico: lei è perdonato, signore”. Ridgway, che fino ad allora era stato impassibile, accusò il colpo e scoppiò in un lungo pianto.
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